Claudia che raccoglie la sabbia

Il weblog di Claudia

Tue 12 September 06

E 2

Secondo giorno di scuola. No, prometto che non farò così per tutti i duecento e rotti che seguiranno.
Stamattina mi sono rincuorata. Ho visto la quinta, grandi casinisti, un po' come in terza, ma, sembra, simpatici. Devo trovare il modo di farli lavorare. E poi mi piace così tanto l'idea di avere a che fare con persone che studiano chimica!
Ottima impressione della prima che non avevo visto ieri; quasi tutti ragazzi anche qui, tranquilli, qualcuno che dichiara di LEGGERE, di avere capacità logiche e facilità ad imparare, facce sveglie. Nella prima che avevo visto ieri già amo andare. Stamattina mi sono messa a parlare in inglese, non c'era nessuno che si ribellava palesemente, molti intervenivano... oh, pare un sogno!
E io mi sento già un pochino più a mio agio, un po' più a casa. Anche con chi lavora lì, bidelli e via dicendo. Sto cercando di farmi conoscere ma con gentilezza e grandi sorrisi. Pare che funzioni.
Non so se sia bizzarro o normale che continui a dire "da noi" riferendomi al Pessina. Non tornerei indietro, ma non mi sento come se avessi tranciato i fili, mi par semmai di avere costruito un ponte tra la Claudia che era al Pessina ed in parte lo è ancora (e non solo per dovere, per via del sito) e quella che ora INSEGNA INGLESE al Setificio.
Forse è l'autunno incombente che arricchisce queste sensazioni. La scuola è in contraddizione con le stagioni in effetti. Da una parte è la primavera che simboleggia speranza e rinascita, l'autunno è più malinconia, più nostalgia. Però l'inizio dell'anno scolastico in fondo è una rinascita, un'iniezione di energia, e così ci si trova in equilibrio tra la voglia di fare e la voglia di lasciarsi andare alla contemplazione. Ma non dovrei lavorare un po' ora?
17:15:35 - Claudia - categoria: diario  

Citazione

Alcune delle "quotations of the day" che appaiono su questo blog grazie a tfd.com sono davvero memorabili.
Questa di oggi, di Agatha Christie, ad esempio.
"I don't think necessity is the mother of invention - invention, in my opinion, arises directly from idleness, possibly also from laziness. To save oneself trouble."
Mi sembra geniale dire che non è tanto la necessità quanto la pigrizia che dà carburante all'inventiva. Molto di quel poco che ho "inventato" io, o che ho organizzato, è venuto proprio dalla fatica a fare le operazioni più noiose o ripetitive, così come dalla consapevolezza di essere una smemorata cronica. Un esempio per tutti, le news del Pessina. Le ho concepite per l'indicibile sforzo di aprire il librone delle circolari... Ora in effetti bisognerà che mi inventi qualcosa di simile anche per il Seti...
14:26:01 - Claudia - categoria: riflessioni  

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