Claudia che raccoglie la sabbia

Il weblog di Claudia

Sat 23 June 07

Familia

Momento di beata pace e tranquillità a casa, mentre i 5 anglo-italo-americani spero siano partiti per gita sul ramo di Lecco del lago dopo il pranzo a casa di mia madre.
Non è che le cose vadano male, anzi, direi meglio del solito. D'altra parte ormai i ragazzi sono più grandi. La Julia ha già fatto un anno di università (pur non avendo compiuto ancora 18 anni) ed è meno supponente di prima e più interlocutoria (anche più dello scorso anno, dove già si notava un cambiamento). La Emma è sempre quella più simpatica ed estroversa, forse la più attenta a quella che può fare piacere agli altri; sicuramente è anche quella più brillante. Richard è sempre un ragazzino triste e spesso annoiato ma un po' è cresciuto pure lui, speriamo impari ad interfacciarsi più serenamente col mondo.
Né il bagno né le stanze dove dormono sembrano più war-zones, quasi non ci credo. E non ci sono videogames in mano in continuazione né lotte per il PC (grazie al cielo per il Wi-Fi, in due hanno il portatile...)
Resta in parte il problema cibo - la cui gestione è quella che fa venire più mal di testa a tutti. Mia madre perché odia cucinare e nemmeno lo sa fare molto bene, per cui fa sforzi incredibili per mettere insieme un sacco di cose che però magari non sono apprezzate, o non sono molto ben fatte... Poi sta in cucina quasi tutto il tempo e in sala non si sa se mangiare o no; qualcuno lo fa, qualcuno aspetta, mia sorella sbuffa, io mi ansiogeno, mio cognato fa la faccia o triste o impassibile, i ragazzi rosicchiano il pane, e talvolta brontolano perché non vogliono questo o quello. Non c'è rituale.
A casa qui per ora abbiamo avuto solo una cena (ieri sera sono arrivata tardissimo dalle correzioni e mi hanno dato da mangiare giù); ho fatto la pasta col pomodoro e dopo un secondo dalla fine (circa 10 minuti dopo l'inizio) erano tutti già schizzati via. A me cucinare piace ma i miei nipoti non sono certo V, con loro non bisogna uscire dal seminato, soprattutto con Richard, il quale delle cose deve riconoscere anche la forma (difficile convincerlo per esempio che i ravioli non sono "square" qui...) . Solo a colazione ce la caviamo bene. Stasera proverò a fare l'impasto della pizza con la macchina del pane e poi vediamo.
Altri momenti "drammatici" sono le uscite per fare due passi: perché, perché andare in centro? A cosa serve? Passare dal mercato, poi... Una corre, l'altra resta indietro, uno si strascina mentre l'altro va e poi torna indietro perché nessuno l'ha seguito...
E mia sorella non sta bene, ma non si cura; è stanca, ha le mani e le gambe gonfie, dorme male ma chissà cos'è, magari è solo stress accumulato durante l'anno - non improbabile - ma se fosse qualcos'altro, se si potesse fare qualcosa, non sarebbe meglio? We are not getting any younger....
Alla fine sono tutte queste stupide piccole tensioni che mi colpiscono anche se cerco di tenere a bada, di non drammatizzarle, di fare il meno commenti possibili, di cambiare discorso (anche nella mia testa), è talmente poco il tempo in cui sono qui.
E poi c'è lo scoglio della lingua e anche, in un grande senso, della cultura. Ho come sempre l'impressione che qui stiano male, trovino tutto anormale, dalla passeggiata al traffico, dalle campane alla gente che fuma per strada.
Be', del fatto che una famiglia normale mi manchi ho già parlato più volte, ma non posso fare a meno di ripensarci ogni volta: una mamma per cui è una gioia avere figli e nipoti a tavola, una sorella con cui chiacchierare per qualcosa più che poche ora all'anno o a cui chiedere consiglio, un cognato con cui sapere di che parlare, su cui magari contare come presenza maschile, avere dei nipoti che davvero si vedono crescere e non solo sempre un po' più cresciuti, a "salti".
L'unica nota davvero positiva (a livello familiare) è che coi ragazzi l'affetto è sincero e lo è sempre stato anche se il numero di settimane in cui ci siamo visti nella loro vita credo ancora stia su una mano e mezzo.
Che dire, passerà molto presto, e scapperanno le lacrime anche questa volta.
15:02:49 - Claudia - categoria: diario  

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