Claudia che raccoglie la sabbia

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Mon 28 June 10

Lassù nessuno ci pensa

Da una nota su FB.
Mea culpa. Ci avevo già pensato lo scorso anno e mi sono dimenticata di provare a fare qualcosa ...(scrivere, ma a chi?).
La questione è piccola se vogliamo. Si tratta dei 5 punti di bonus della maturità, quelli che possono far salire i punteggi più alti.
Quando 12 anni fa fu introdotto il nuovo esame, l'idea di fondo era quella di rendere più significativa e trasparente la valutazione delle singole prove d'esame, oltre che di dare peso alla valutazione globale degli ultimi tre anni di scuola. Niente più 60/60 usciti dal fumo di semplici giudizi su prove magari non perfette ma che, nella santa opinione dei commissari, denotavano la completa maturità e preparazione del candidato.
Si decise quindi di attribuire 20 punti al credito scolastico, per un massimo di 6 nei primi due anni del triennio, 8 per l'ultimo. Chi fosse stato ancorato alla media del 6 rotondo per tre anni avrebbe avuto un totale di 8 punti, da aggiungere ai 52 delle sufficienze nelle prove scritte (10/15 x 3) e nel colloquio (22/35) per arrivare al fatidico 60/100.
Credo che ci si accorse presto che, mentre arrivare alla sufficienza per superare l'esame non era difficile, pochi avrebbero invece potuto arrivare al massimo. Tenere una media superiore all'8 per tre anni non è cosa semplicissima, ma soprattutto capita a tutti di magari perdere un punto in una prova scritta d'esame. Furono quindi introdotti i 5 punti di bonus, da assegnare a discrezione della commissione su criteri da essai stabiliti ma a patto che ne godesse solo chi avesse avuto 15 punti di credito (corrispondente allora ad una media tra il 7 e l'8 per tre anni) e 70 nelle prove (corrispondenti a prove molto buone ma non necessariamente perfette).
Ed ecco il punto dolente. Fioroni 3 anni fa decise di dare più peso al percorso scolastico, alzando il credito da 20 a 25 ed abbassando il punteggio massimo del colloquio da 35 a 30, con sufficienza a 20.
Logico, pulito, no problem.
Peccato che nessuno abbia pensato di adattare anche i punti di accesso al bonus. Così, dallo scorso anno, mentre a 15 punti di credito su 25 arrivano quasi tutti (in una mia classe in 16 su 19) perché corrisponde ad una media tra il 6 e il 7, arrivare a 70 nelle prove d'esame è faccenda davvero assai complessa. E se è vero che per gli aspiranti al 100 probabilmente non ci sono grosse differenze, per tanti altri la musica invece cambia molto.
Facciamo un esempio pratico: un'alunna con 40/45 agli scritti e 19 di credito deve per forza prendere 30 (cioè il massimo) nel colloquio per accedere ad almeno un punto di bonus, altrimenti il suo punteggio finale non potrà mai arrivare a 90. Dei famosi 16 su 19, escludendo il candidato alla lode, è rimasta l'unica che può almeno permettersi di sperare.
La cosa più assurda secondo me è che questo non è frutto di una scelta. Se si fossero per esempio voluti premiare solo i super-migliori si sarebbe alzata la soglia di credito (20 su 25 per esempio) oltre che lasciare il 70 così com'è.
No, semplicemente nessuno ci ha pensato.
16:22:54 - Claudia - categoria: riflessioni  

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