Claudia che raccoglie la sabbia

Il weblog di Claudia

Mon 31 January 05

Barzelletta

Come dicevo ieri di Claudii ne conosco tanti! Due hanno preso i tè con me ieri, un altro invece mi ha mandato questa barzelletta. E' il Claudio ballerino - una delle mie prime scottish l'ho ballata con lui ma lui con me ha fatto le sue prime gavottes a Lorient! Be' comunque sia, è bello iniziare la giornata con un sorriso. Ecco qui:

Un arzillo vecchiettino si presenta all'ingresso di Palazzo Chigi e chiede
all'usciere di poter parlare personalmente col Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi.
Gentilmente l'usciere gli risponde:
- Ma come signore, non lo sa? Berlusconi ha perso le elezioni, non è più
alla Presidenza del Consiglio, dunque se vuole parlargli deve andare a
cercarlo ad Arcore!
Il vecchietto allora se ne va.
Il giorno seguente però il vecchietto si ripresenta all'ingresso di Palazzo
Chigi chiedendo di parlare col Presidente Silvio Berlusconi. Sempre lo
stesso usciere un po' stupito ancora una volta gli risponde:
- Guardi buon uomo che il signor Berlusconi ha perso le elezioni, non è più
il Presidente del Consiglio, deve andare a cercarlo ad Arcore!
Il vecchietto torna a casa.
La mattina seguente si verifica ancora la stessa scena all'ingresso di
Palazzo Chigi, il vecchietto chiede:
- Devo vedere il presidente Berlusconi!
L'usciere, questa volta un po' spazientito risponde:
- Non l'ha ancora capito??? BERLUSCONI HA PERSO LE ELEZIONI!! NON E' PIU' IL
PRESIDENTE! Non si trova più a Palazzo Chigi, ma a casa sua ad Arcore!!!
Allora il vecchietto risponde:
- Mi perdoni, sa, certo che l'ho capito, è solo che mi piace così tanto
sentirlo dire...
10:09:31 - Claudia - categoria: spunti  

Fri 28 January 05

Parla parla o pensa pensa?

Ma che bella è It's My Life dei Talk Talk?
A me certe volte sembra di avere ancora 18 anni, quando la ascoltavo, ma non li ho; non che vorrei in realtà - insomma magari una via di mezzo?
Ho fatto parecchi pensieri oggi, anche perché stamattina sono andata a Como a piedi e quando cammino giù per via Rienza penso molto e mi guardo molto in giro - e una cosa non contraddice l'altra.
Ho notato un sacco di case che non avevo mai visto prima e alcune di queste mi davano dei flash; mi è sempre capitato di spiare dentro alle finestre o anche solo di guardare un edificio da fuori e immaginare, e quasi sentire, chi ci abita, cosa pensa, cosa gli piace. E' molto difficile da descrivere. Stamattina addirittura ho avuto strane sensazioni anche solo guardando delle specie di piastrelle (finto?)antiche incastrate dentro una facciata di lusso.
Chissà se non hanno ragione quelli che pensano che la nostra individualità in realtà non esiste e ci ricicliamo in continuazione. Sarà probabilmente solo perché ho sempre letto tanto o perché ho una fervida immaginazione, ma a volte mi sembra di avere ricordi di epoche passate, un po' come i ricordi che si hanno di quando si era piccoli, non episodi definiti, ma una specie di nebbia da cui emerge qualche immagine.
Purtroppo tutte queste filosofie non mi aiutano sempre a restare su...
Perché tra un pensiero e l'altro ancora mi è venuto in mente come mi manca qualcuno che mi accarezzi e mi sia vicino e non sia solo un amico; ma anche quanta poca voglia ho di ricominciare con qualcun altro, di cui non so nulla, cosa vuole, come si comporta.
E poi naturalmente ho pensato a come sarà difficile che io possa mai diventare mamma. Questa è una cosa che secondo me gli uomini che si lamentano di invecchiare non possono davvero capire. Perché per loro le possibilità si espandono ma per noi... E' una delle ragioni per cui quest'anno non voglio festeggiare il mio compleanno.
E ancora mi guardo in giro e vedo che nella mia barca c'è un sacco di gente, persone sole e anche accoppiate, tante persone che non sono felici, ma perché? E dopo tanto ragionare io e l'Anna siamo arrivate all'affermazione finale: "Cheppalle!!!"
22:53:30 - Claudia - categoria: spunti  

Sun 23 January 05

John McCarthy

Ieri sera su BBC Prime ho visto una puntata dell'aprile del 2004 del talk show di Michael Parkinson - non sono molto tempisti nel trasmettere i programmi ....
Tra gli altri era ospite John Mc Carthy, uno degli ostaggi occidentali in Libano, rapito nell'86 e liberato nel '91. E' un personaggio che mi ha molto toccato, pur non sapendone nulla prima d'ora.
Giornalista inglese rapito durante la sua prima missione in Libano, ha passato 5 anni in una cella sotterranea insieme ad altri ostaggi e in particolare ad un nord-irlandese, Brian Keenan, col quale era spesso incatenato mani e piedi. La loro storia è stata raccontata in un film "Blind Flight" che spero di poter vedere un giorno o l'altro.
Più di tutto mi hanno colpito la serenità e l'apertura mentale di quest'uomo.
Quello che, dice, lo ha fatto soffrire di più durante la prigionia è stata la mancanza di stimoli, l'impossibilità di leggere per esempio e di avere contatti col mondo esterno in un periodo in cui, come ha scoperto dopo la sua liberazione, stavano avvenendo cambiamenti epocali.
Quello che lo ha mantenuto vivo, e non solo fisicamente, è stata la consapevolezza di avere a che fare con altri esseri umani e non solo mostri o carcerieri; questo l'ha portato a cercare sia di capire il perché di quello che gli stava accandendo sia di mantenere un dialogo con queste persone.
Dalle sue parole ma anche dal suo aspetto pacato traspare una totale mancanza di odio, che si riflette anche sulle sue opinioni su quello che succede ora in Medio Oriente.
Credo che tutti noi abbiamo molto da imparare da una persona così.

15:38:51 - Claudia - categoria: spunti  

Fri 21 January 05

Affairs of the heart

Una canzone di Ralph Mc Tell ritrovata ieri. Molto vera.

AFFAIRS OF THE HEART Ralph McTell

Affairs of the heart are the hardest kind
Cause they turn us into fools, into fools every time
Affairs of the heart make you lose your way
You listen to your head, but you do what your heart say
And the time you had was just like sand
You know it slips away, it slips away
Away through the fingers of your hand.

Affairs of the heart keep you awake at night
Lose your head, and then you lose your appetite
Except for the loving cup, which you fill yourself up
You fill yourself up
You fill yourself up
And you just can't seem to get enough.

Isn't it funny how a man like you can fall
Until you find yourself up against the wall
With your heart and your head
And the things that were said
But don't you know in the end
That it just won't matter at all

Affairs of the heart make you lose your way
You listen to your head, but you do what your heart say
And the time you had was just like sand
You know it slips away, it slips away
Away through the fingers of your hand.
Affairs of the heart
Affairs of the heart, etc
08:10:32 - Claudia - categoria: spunti  

Thu 20 January 05

Oggi

Giornata stressante tra la scuola dopo un'ennesima notte agitata e le 4 verifiche che ho dovuto scrivere (e che soprattutto dovrò fare e correggere settimana prossima, bleah!) .
Oggi, sempre grazie a Lifegate, ho trovato una bella canzone di Tanita Tikaram, "Good Tradition", che almento mi ha fatto venire voglia di suonare un pochino e di muovere la testa avanti e indietro; sono tre accordi in croce ma con un bell'arrangiamento molto Waterboys. E già che c'ero mi sono procurata anche "Twist in My Sobriety".
21:20:59 - Claudia - categoria: spunti  

Wed 19 January 05

Amanti delle parole

Per tutti gli amanti delle parole e della loro storia indico questo link
dall'enciclopedia on-line sapere.it http://www.sapere.it/tca/MainApp?srvc=dcmnt&url=/tc/scuola/percorsi/Microscopio_a/home_microscopio.jsp
Ci sono più curiosità che etimologie serie però si possono scoprire cose nuove!
12:11:00 - Claudia - categoria: spunti  

Mon 17 January 05

Musica

Ascoltando Lifegate ho sentito Turin Brakes, A Girl Called Edy, Be Good Tanyas...
Devo scoprirne di più!
12:15:55 - Claudia - categoria: spunti  

Fri 14 January 05

Teatro

Ieri sera, a conclusione di una giornata positiva, sono andata al Teatro Sociale di Como a vedere Pigmalione di Shaw insieme alla Manu, a sua cugina Elena e alla Cinzia, mia copagna di università nonché collega della Manu (a Como siam tutti parenti...).
Mi è piaciuto molto.
Era da tempo immemore che non andavo a teatro, soprattutto a vedere un'opera sostanzialmente "tradizionale".
Essendo più abituata al teatro inglese (semplicemente perché ho avuto più occasioni di andarci) a volte faccio un po' fatica ad apprezzare l'enfasi della recitazione italiana, soprattutto quando l'oggetto dell'interpretazione è un'opera inglese. Ad ogni modo gli attori erano molto bravi, mi sono divertita (e ne ho bisogno in questo periodo...) e mi ha fatto venire voglia di tornare. Be' non a rivedere la stessa cosa, of course.
Non scriverò recensioni perché non ne sarei assolutamente in grado. Se nei prossimi giorni ne troverò di buone sul giornale on-line attaccherò il link.
Quello che è importante per me è essere andata a letto tranquilla e sorridente e con "altro" a cui pensare rispetto all'ultimo mese .
15:27:03 - Claudia - categoria: spunti  

Thu 13 January 05

Adrian Mole

Ho finito di leggere, senza poter smettere, il libro di cui parlavo l'altro giorno, "Adrian Mole and the Weapons of Mass Destruction" e ho totalmente cambiato idea rispetto a quanto detto. Credo che sia fantastico. Ho anche scritto qualche mio pensiero nello spazio delle recensioni di Amazon.co.uk (spero che pubblichino presto) anche se non sono generalmente molto brava a scrivere recensioni.
Adrian, 34enne, ancora stregato del suo primo amore, Pandora, ora importante personaggio pubblico, lavora in un negozio di libri usati e vive completamente al di sopra dei suoi mezzi, abita in un loft riconvertito da una vecchia fabbrica sul canale di Leicester dove è costantemente minacciato da una banda di cigni poco amichevoli, si fa ingabolare da una strana ragazza e sopraffare dai debiti finché il migliore amico del figlio militare non viene ... Non ve lo dico per non rovinarvi il finale nel caso abbiate voglia di leggerlo. Ho il timore però che in italiano non sia stato tradotto perché non lo trovo.
E' un libro narrato da un personaggio a tratti irrealistico e scentrato che alla fine però rivela più verità di quanto non si potesse immaginare. E' un libro comico e tragico che prende lo stomaco, fa ridere, commuove, fa piangere e fa incazzare. E' un libro fortemente radicato nel suo tempo perché ancorato agli avvenimenti giornalieri, e scritto tra l'altro da un punto di vista politico che mi è assolutamente confacente, soprattutto per ciò che riguarda la guerra in Iraq.
Le recensioni su Amazon.co.uk danno 5 stelle in 13 casi su 14 (14 su 15 se contiamo la mia).
Sono contenta di averlo letto.
18:37:41 - Claudia - categoria: spunti  

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