Claudia che raccoglie la sabbia

Il weblog di Claudia

Mon 20 February 06

Reincarnation

In fase di riassegnazione dell'anima in caso di reincarnazione, spero che facciano almeno esprimere UN desiderio in virtù di quanto esperito o imparato nella vita precedente. In questo caso io chiederei di essere ordinata.
Vorrei esserlo naturalmente oppure essere come quelle belle persone disordinate che se ne fregano e nel loro casino vivono bene. E invece no! Io odio il disordine che per esempio si accumula sul tavolo qui a fianco per la prigrizia di mettere via, per l'incapacità di trovare una collocazione esatta, per la convinzione che tutto mi serva presto e per paura di dimenticarmene...
Sto cercando un ciddì di MP3 che mi ha fatto Beppe lo scorso anno per vedere come funziona sul mio nuovo radiolone. E lo trovassi! Che mi è girato in giro non so quanti mesi... Ieri cercavo le istruzioni del micro-onde e ho trovato quelle del robot da cucina che ho cercato diperatamante per giorni. E' sempre così.
Io ci provo, un po' sono pure migliorata da quando ero piccola. Ma più di tanto non si può combattare i geni, e con una nonna, un papà e una, anzi due zie come li ho io non c'è speranza. Dove cavolo l'avrò messo quel ciddì?
21:02:42 - Claudia - categoria: riflessioni  

Sat 18 February 06

Sinapsi a zonzo

Sto aggiornando un po' i colori del sito che quel verdino di sfondo mi aveva nauseato, però non sono molto convinta nemmeno del giallo risotto che ci ho messo adesso. D'altra parte c'è chi afferma che il giallo abbia significati particolari per le donne... www.claudiacantaluppi.net
A proposito di sensi e rimembranze ad essi legate... L'altro giorno parlavo del profumo della vaniglia e di come mi ricordi i paciocchini, coi quali non gioco da almeno, mmm, direi tre o quattro anni? No forse di più... Invece oggi mi è venuta in mente la Barbie come tutte le altre volte che ho uso l'aceto per togliere il calcare dal lavello. Sì perché mia sorella ne aveva una, da me ereditata, a cui si potevano tingere i capelli usando una strana mistura e dell'aceto, e per un bel po' le puzzavano i capelli da matto (alla Barbie, non a mia sorella!) . E non mi viene in mente se metto l'aceto sull'insalata, solo se lo uso per qualcosa di diverso.
E già che ci sono dirò anche di come a volte, mentre sto lavorando o leggendo o scrivendo, mi vengono flash ricorrenti di scene che non hanno nulla a che fare con quello che sto facendo. Tipo l'altro giorno continuavano a venirmi davanti agli occhi alcuni episodi di un paio di ore trascorse a Montefiascone tre anni fa. Mah! Sinapsi davvero senza meta....
17:24:32 - Claudia - categoria: riflessioni  

Mon 13 February 06

Vaniglia

Niente batte il tè alla vaniglia, nemmeno quello arancia e cannella... :-)
Il profumo della vaniglia è inebriante e delizioso, mi ricorda i paciocchini che ne avevano la testa profumata e i chupa chups fragola e vaniglia, mi tira su, mi fa venire voglia di bel tempo e nello stesso tempo mi dà un po' di nostalgia.
Il trucco col tè, per goderne di tutto l'aroma, è quello di lasciarne raffreddare almeno qualche goccia.
Buono, buono, buono.
18:54:13 - Claudia - categoria: riflessioni  

Intifosa

Non sono mai stata una vera tifosa. Non ho mai tenuto a nessuna squadra di calcio, se non forse un po' alla Samp quando c'era dentro un inglese (di cui manco ricordo il nome e cmq si capisce che motivazioni sportive avessi...). Non ho mai nemmeno guardato molto sport in TV se non le Olimpiadi, soprattutto quando ero piccola, e forse qualche partita di qualche Mondiale in compagnia. Quanto alla frequenza vera e propria di luoghi di competizione, sono andata diverse volte solo a vedere Cantù, e sempre cmq più per una questione di compagnia che per interesse profondo. Sì, mi fa molto piacere se Cantù vince, ma non mi cambia la vita o l'umore se non lo fa, come in questo periodo. Mi è spiaciuto ieri vederli perdere negli ultimi minuti contro Milano quando per caso abbiamo acceso la TV, ma non che ci abbia poi perso l'appetito!
C'è una cosa in particolare che mi manca come tifosa, oltre all'amore profondo per una squadra o un atleta, ed è la forza di sostenere la tensione di una gara difficile. E' molto simile a quello che avevo già scritto riguardo a certi film ed è molto simile a quello che provo prima delle elezioni. Mentre ci sono in mezzo vorrei tanto che fosse già finita, vorrei sapere già che è andata bene, vorrei poter scappare e tornare quando tutto è ok. Quando ho invitato V a vedere la partita ieri sera ero molto contenta di poterlo fare ma ho passato dei giorni che se ci pensavo ero tesissima! E a me proprio non frega niente dell'Inter o della Juve o del Milan, per una cosa o per l'altra mi sono sempre state piuttosto antipatiche e mi infastidisce pure dover sopportare le reciproche isteriche battute dei miei colleghi a scuola (meno male non ci vado di lunedì...) .
Però, siccome lo so che lui ci tiene tanto, mi agitava l'idea di dover passare per quelle due orette vedendolo magari rimanerci male alla fine. E così è stato. Prego poco per me ma per sta cavolo di Inter sto pregando più del normale (con pochi risultati, devo dire).
L'altra cosa che mal sopporto è l'idea dell'ingiustizia. Questo più che altro in politica ma anche nello sport, soprattutto in quello di squadra e soprattutto nel calcio. Tutti gli interessi che ci girano, le cattiverie o il qualunquismo che ci sono... Vorrei tanto dire "Oh aspettate un attimo eh!" E sistemare tutto.... ma non funziona manco questo.
11:37:41 - Claudia - categoria: riflessioni  

Fri 10 February 06

Fragilità

Chissà, forse non sono fatta per fare questo mestiere.
E' da settimane che mi lamento degli alunni. Mi lamento perché mi piace insegnare, mi piace che imparino, mi piace che usino la testa, mi piace che si mettano in gioco, mi piace che parte di ciò sia un po' merito mio. E quando vedo gente che spreca quel poco o tanto talento che ha, impedendo a me di fare lezione ma anche ad altri di apprendere mi innervosisco da matto, fino a sbottare.
Stavo quasi però, per contro, per scrivere che ho un buon rapporto personale generalmente, che gli ex-alunni che trovo mi mostrano simpatia e stima, che generalmente a scuola mi salutano, per la maggior parte, con un sorriso.
Stamattina per la prima volta quelli di terza mi hanno detto che, parlando in assemblea di quelli con cui hanno problemi, è saltato fuori che ne hanno con me perché mi arrabbio troppo. Qualcuno ha negato. Ma mi è lo stesso venuto da piangere e mi viene ancora. Mi sono trattenuta, meno male, gli ho spiegato che sono conscia di non essere la persona più paziente del mondo ma che se mi arrabbio è perché tengo a quello che faccio e è perché mi spiace vedere una classe che ha un potenziale molto maggiore di altre perdersi tra ritardi, chiacchiere, maleducazione, indolenza. E gli ho anche detto che se si comportassero così sul lavoro non andrebbe molto bene.
Spero che non si sia capito dalla voce come stavo.
Forse davvero dovrei trovarmi un bel lavoro d'ufficio. Se qualcuno ha da consigliarmi...
12:51:23 - Claudia - categoria: riflessioni  

Wed 08 February 06

Per una cosa prego...

...di non smettere mai di sentire quello che sento nel preparare una lezione di storia o comunque nel leggere ed imparare e, magari, memorizzare meglio ciò che mi interessa.
Lo stesso sorriso interiore lo provo oggi nel leggere la citazione del giorno, di J.K. Jerome
"It is a most extraordinary thing, but I never read a patent medicine advertisement without being impelled to the conclusion that I am suffering from the particular disease therein dealt with in its most virulent form" > "E' straordinario come mai mi capiti di leggere il bugiardino di un medicinale senza arrivare alla conclusione che soffro della particolare malattia trattata e nella sua forma più virulenta". E' tratto da Tre Uomini in Barca che è uno dei libri più divertenti e più intelligenti che abbia mai letto.
09:50:53 - Claudia - categoria: riflessioni  

Fri 03 February 06

Fermento lattico

Come dicevo prima a V, se mi mettessero nel latte oggi produrrei uno yogurt di prima qualità....
Stamattina sono uscita dalla terza che ero più che mai disgustata, da loro e da tutti.
Se poi mi guardo in giro, anche fuori dalla scuola, il panorama è di desolazione.
Credo di essere ben lontana dalla perfezione; non vi aspiro né la chiedo agli altri. Quello che solo vorrei da tante persone che mi circondano è un minimo di dignità, di onestà e di attenzione in più in quello che fanno.
Degli alunni ho già detto più volte, ma che dire di alcuni colleghi? Gente che arriva in ritardo, fa quello che gli pare, valuta a capocchia e non se ne vergogna minimamente; anzi vive pacifica e contenta e magari anche si sorprende di chi se la prende.
Più che tenermi lontana dal latte oggi forse è meglio che si faccia attenzione che non morda. Potrebbe essere pericoloso....
14:47:55 - Claudia - categoria: riflessioni  

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