Claudia che raccoglie la sabbia

Il weblog di Claudia

Wed 27 July 05

Word count

Leggevo in un'intervista a Helen Fielding come, avendo un'esperienza da giornalista prima che da scrittrice di romanzi, abbia scritto Bridget Jones dandosi dei limiti nel numero di parole come se stesse scrivendo un articolo.
La trovo una cosa molto vicina a quello che vorrei fare io se scrivessi seriamente e che ho comunque sempre cercato di fare scrivendo. Odio gli sbrodolamenti, li ho odiati consciamente fin da quando ho dovuto riscrivere le conclusioni di una ricerca di gruppo fatta in seconda superiore, che la Mariolina aveva esteso su circa 8 pagine quando le si poteva agevolmente lasciare in 4.
Ho imparato ad apprezzare ulteriormente la potenza della concisione nel secondo semestre del secondo anno di università quando, in un'ora alla settimana, Frank Caruso ci faceva "accorciare le frasi".
Mi sono anche dilettata un paio di volte - anni fa - a far stare nello spazio a disposizione articoli di un famoso giornale locale quando un'amica, di domenica, era un po' in alto mare (ops si poteva dire???) .
In ogni caso, qualsiasi cosa abbia prodotto è sempre passato per un certo labor limae - tempo permettendo - e quindi credo anche inconsciamente di essere attratta da chi usa il giusto numero di parole. A me frega un po' una certa inadeguatezza a livello lessicale, la mancanza frequente del vocabolo perfetto che mi costringe a giri di parole. Ed è per questo che ancora di più ammiro chi è più capace di me nell'uso delle parole giuste, tipo "fuckwittage".
18:56:17 - Claudia - categoria: riflessioni  

Tue 26 July 05

Presenze

Bisogna peraltro aggiungere a quanto sotto che c'è più gente che legge qui di quello che pensavo, almeno da quello che il contatore che ho aggiunto domenica pare indicare.
Ma nessuno lascia commenti, adesso che la Chri è in vacanza. Nemmeno per dire che è carino il nuovo layout. Sigh.
15:54:16 - Claudia - categoria: riflessioni  

Thu 21 July 05

Via Milano alta

E' la seconda volta in due giorni che mi capita di spostarmi un po' più in su rispetto alla scuola, che resta all'inizio di via Milano alta . Per chi non è di Como, si sappia che la via Milano è un'arteria importante per la nostra città, lunga circa 850 mt (calcolati cartina alla mano...); conduce dall'ingresso alla convalle dopo la discesa della via Napoleona fino alle porte della città murata.
Tutta la via è disegnata da edifici vecchi e perlopiù disadorni, con pochi condomini più moderni nella zona di passaggio tra la parte "alta" e quella "bassa".
La parte bassa potremmo chiamarla un'appendice della "vasca", una valida alternativa per fare compere.
La parte alta invece...
Lo stacco tra le due è netto, anche fisicamente; bisogna infatti attraversare la piazzetta di san Bartolomeo e poi l'incrocio con viale Roosevelt.
Arrivati al di là e soprattutto una volta superata la nostra scuola (che è in un antico convento, di cui da fuori è visibile solo un poco attraente ingresso) sembra, se ci si fa caso, di partire per un viaggio, anzi due.... un viaggio nel tempo e un viaggio nel mondo.
Mi spiego. Ci sono ancora diversi negozi dall'aspetto fané , dalla merceria che vende fili bottoni e reggiseni, abiti da casa, canottiere e perline al laboratorio di un ciclista, dalla bottega di chi fa le borse a mano ad un negozio di mobili un po' anni '70... il tutto intercalato dai piccoli portoncini che conducono a case inizio secolo (20?) dagli ingressi scuri e anonimi. E fin qui vada per il viaggio nel tempo.
C'è il viaggio nel mondo; molta parte delle case è infatti occupata da immigrati di varia provenienza, perlopiù arabi ma anche neri e cinesi. Credo che le macellerie islamiche siano due (se non tre), c'è un take-away cinese, un negozio che permette di telefonare a lunga distanza, un market etnico... ma soprattutto l'umanità che vi passeggia è quanto mai varia.
Questa convivenza tra due mondi, quello dell'Italia delle botteghe e quello dell'extracomunità, non va senza polemiche e lamentele. Ci sono ragazze che temono l'aggressione da parte di qualche focoso magrebino (purtroppo a volte capita) , ci sono quelli che sospettano un aumento della microcriminalità dovuto alla grande presenza di immigrati e poi ci sono quelli che vedono nell'apertura di negozi "altri" una minaccia alla propria identità culturale. Mah.
Qualche problema sicuramente c'è ma io trovo bello che ci siano posti diversi dagli alienanti centri commerciali o dai negozi alla moda ma tutti uguali, posti dove non si va genericamente a fare shopping ma a comprare un bottone, una pianta o a far riparare la bici, posti che mostrano una coesistenza e non un mero rimescolamento senza personalità, posti dove gli elementi si riconoscono e non sono schiacciati nel passaverdure, posti dove la storia si vede senza che sia scritta sulle guide turistiche.
16:04:52 - Claudia - categoria: riflessioni  

Wed 20 July 05

Il gelino

C'è una sensazione che per la prima volta ho trovato le parole per descrivere l'altro giorno.
Si tratta del "gelino" che prende tra la gola e la bocca dello stomaco quando si è consci di stare per ascoltare o leggere o venire a sapere qualcosa che non si vorrebbe né ascoltare né leggere né venire a sapere.
S'accompagna ad un leggero stordimento e, se la premonizione si rivela giusta, prelude al pianto.
Quello che fa più rabbia è che non c'è modo di prevenirlo. Anche quando ci si sente forti, autonomi, ottimisti e razionali.
16:59:49 - Claudia - categoria: riflessioni  

Sat 16 July 05

Esercizio spirituale

Oggi la mia anima ha compiuto un balzo in avanti; sono riuscita ad affrontare il Bennet di Erba con animo sereno e ne sono uscita integra.
Il Bennet di Erba è uno dei luoghi più orrendi della terra, soprattutto la parte del supermercato; al sabato pomeriggio poi, tra la puzza di verdura mezza marcia e pesce e la varia umanità derelitta, la presenza lì può causare gravi scompensi, specie se si è da soli. Fino a qualche mese fa mi capitava occasionalmente di andarci in compagnia, poi non sono proprio più andata nemmeno a Erba....
Be' oggi non è stato un esercizio spirituale fine a se stesso: avevo bisogno dell'inchiostro della stampante e dell'autan (non sono ancora arrivata ad avere la forza di SCEGLIERE di andare lì tanto per fare qualcosa...) . Comunque sono riuscita a farmi avanti e indietro tutto il supermercato più volte alla ricerca dell'autan (senza peraltro trovarlo...) e non m'è nemmeno venuto da correre verso l'uscita urlando. Sono perfino riuscita a guardare con simpatia qualche giovane avventore dall'aria sconsolata. Con grande antipatia ho invece guardato il capò venuto a reprimandare cassiera in uscita e cassiere in entrata perché si stavano scambiando due parole e non andavano abbastanza in fretta nel cambio, così come ho un pochino odiato quello dietro di me che mi ha schiacciato tra l'avventore prima e lui per poter mettere subito le sue cose sul nastro trasportatore.
Ma sono cose che succedono.
Adesso però mi premierò con un bel bagno freddo con 10 gocce di tea-tree per vedere se lenisce un po' quel ***** di prurito che ho.
18:37:12 - Claudia - categoria: riflessioni  

Thu 14 July 05

E' chiaro

Ci sono giorni che non ho voglia di parlare del telefono nuovo o di come sono andate le prove o di quello che farò stasera .
Ci sono delle volte che basta vedere un post in un altro blog e le parole sembrano troppe.
www.bonimba.splinder.com
11:20:53 - Claudia - categoria: riflessioni  

Mon 11 July 05

E' l'11

Adesso è davvero l'11. Rimango sempre esterrefatta dalla velocità con cui passano i mesi primavero-estivi....
Be' stasera ci sono gli Shooglenifty. Li ho aspettati tanto eppure stanotte, quando mi sono svegliata per strano rumore sul tetto, mi sono detta "Be' dai stasera andrò a letto presto..." poi ci ho pensato meglio e ho detto "Mmm... forse no, meglio che cerchi di riaddormentarmi ora!".
Avevo investito molto (in termini di aspettative) su questo reincontro, tanto è vero che volevo andarci anche ieri . Mi sembrava una delle poche occasioni di ritrovare un abbraccio maschile da una persona a cui sono molto affezionata, anche se le volte che l'ho visto si contano su 5 massimo 6 dita. Oltre naturalmente all'importantissimo elemento, anzi direi l'aspetto assolutamente essenziale, che la loro musica mi fa impazzire e che molto del rimescolamento interiore che provo quando vedo Angus è anche dato dal modo in cui suona e si muove sul palco.
Poi ci ho pensato; è una stagione finita quella in cui racimolavo scampoli d'affetto dai musicisti che vedevo d'estate o, peggio ancora, sognavo di scappare per stare con uno di loro. Per la verità quasta stagione era già finita quando ho visto gli Shoogle tre anni fa, anche se ancora non ero insieme all'Ale; per quello infatti rivedere e passare due giorni insieme con loro e ad Angus era stato così tranquillo e senza aspettative. Idem ovviamente due anni fa a Lorient, periodo in cui ero comunque contenta e tranquilla sentimentalmente.
Il pericolo che ho sentito non è stato tanto quello di tornare daccapo quanto quello di aspettarmi di venire accolta in un certo modo e poi rimanere delusa, un po' come in fondo è capitato quando sono andata a vedere i Flook. E' molto difficile da spiegare, il mio terrore è quello di sembrare patetica, anche perché in fondo non penso di esserlo...
Ieri per me era importante passare una giornata con le amiche e poi andare a ballare sulla musica (stupenda) dei Blowzabella.
E' arduo per me tenere sotto controllo l'ansia per ciò che sarà ed evitare di proiettare su uno schermo interiore tutti i possibili scenari futuri; ieri la Marta mi diceva "Smettila di pensare e vivile le cose" . Lo so che ha ragione, io ci provo ma riesco forse ad abbassare un po' il volume, non ho ancora trovato l'interruttore per spegnere questi meccanismi...
11:36:16 - Claudia - categoria: riflessioni  

Sun 03 July 05

Poesia

Mentre pulivo la casa a fondo stamane pensavo... Né è la prima volta che questo tipo di cose mi viene in mente. Pensavo appunto... a quanto poco poeta sono. Non intendo soltanto come produttrice di componimenti in versi o canzoni, ma in generale.
Il poeta è la persona che trova corrispondenze nascoste e le esprime usando parole, immagini o suoni ; anche il filosofo è un poeta. E io invece no.
Credo che tutto stia in un difetto nella mia capacità metaforica. Sono rimasta a livelli rudimentali. Per questo tra le mie letture preferite non ci sono poeti e per questo tutto quello che scrivo, anche in questo blog, è così poco poetico.
A livello di fruizione godo di più di una prosa intelligente, che coglie e descrive avvenimenti, sentimenti e simmetrie senza stravolgere. Altrimenti ad un certo punto la mia mente si blocca. Così amo scrittori come Lodge, Sacks o Hornby, preferisco i film inglesi a quelli francesi, il folk al jazz, e mi identifico più con Bridget Jones che con Adele H.
A livello di produzione be'.... what you see is what you CAN get, meglio di così non so scrivere.
Me ne rammarico talvolta. Mi ricordo una volta che col Davide VDS guardavamo l'Enrico V di Shakespeare nella versione cinematografica di Branagh e lui riusciva a farne venire fuori tutta la poesia. La coglieva nelle battute, la rimacinava e la ributtava fuori. Ma mi basta anche solo leggere in altri blog. Io ammiro, invidio, tento e poi.. mi perdo via a vedere Eastenders ...
14:38:06 - Claudia - categoria: riflessioni  

Sat 02 July 05

Chimica

Quello che proviamo, nervosismo, eccitazione, paura, attrazione, rabbia, sonno, fame, forse anche ciò che chiamiamo amore, tutto è dovuto a reazioni chimiche scatenate dal nostro cervello, che si diverte a farci sentire le farfalle nello stomaco, il cuore che perde colpi, i brividi giù per la schiena oppure ci fa scoppiare in un riso o in un pianto irrefrenabili. Sapere questo forse toglie un po' di poesia ma non diminuisce l'intensità delle sensazioni, perlomeno non a me. C'è chi usa altra chimica per tenerle a bada ma non io che ne sono abbastanza terrorizzata e il massimo della chimica che uso sono 4 gocce di Bach Rescue sotto la lingua, il cui più grande (cmq minimo) effetto è dovuto probabilmente al brandy in cui i fiori sono sciolti ; oppure mi fumo una sigaretta (ma molto poche!) Qualcuno poi sembra avere emozioni meno forti oppure riesce a controllarle solo con la forza della volontà.
Ed è qui che volevo arrivare. Spunterà mai il sole una mattina in cui io mi alzi diversa? Non voglio dire che tutte le mattine siano uguali per me ma certe volte mi sembra di avere già provato un po' di tutto e a prescindere da quella che possa essere stata una mia scelta.
Prendiamo i rapporti sentimentali (a caso...). Talvolta dico che mi sembra di vivere in un loop ma in questi giorni mi è venuta in mente l'immagine di un fiore. E' come se ogni volta si disegnassero dei petali, diversi ma sempre gli stessi; dal centro verso il fuori e poi inesorabilmente ancora verso il centro. Talvolta è l'uno talvolta è l'altro... ma alla fine ho terrore di sapere che petalo sarà la prossima volta. Sarà quello dell'attrazione fortissima che si spegne in un batter di ciglia e ti fa ritrovare a dire "ma questo chi è?" ? Sarà quello dell'attrazione blanda che cresce, si nutre per un po' delle cose dette e fatte insieme poi si trasforma in emozione forte e poi in abitudine e poi in non sopportazione e poi nel nulla (naturalmente unilateralmente così che uno dei due stia invece malissimo) ? Sarà quello dell'attrazione forte verso la quale la ragione mette in guardia senza essere ascoltata che ti porta dove vuole quando vuole e poi ti lascia lì, possibilmente nel luogo più doloroso o pericoloso possibile?
Perchè ci sono persone come Terzani? Nascono o diventano così? Perché ci sono coppie che dopo trent'anni di matrimonio sono in giro ancora a mano? Sono stati solo fortunati o hanno qualcosa che io non ho e che solo inutilmente cerco? Perché la loro chimica è diversa dalla mia? E posso comprarmi un kit di riabilitazione?
09:05:20 - Claudia - categoria: riflessioni  

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