Claudia che raccoglie la sabbia

Il weblog di Claudia

Mon 31 October 05

Un bello

C'è un bello più bello di quanto di possa dire. C'è un bello in un bosco d'autunno fuori dalla strade battute che può essere solo richiamato da chi l'ha vissuto insieme e forse vagamente colto da chi ha provato qualcosa di simile. C'è un bello che se ci pensi sembra quasi un sogno; sembra un sogno anche mentre ci sei in mezzo. C'è un bello che .. che per fortuna che c'era qualcuno che non solo l'ha reso più bello ma ha sentito anche lui quanto lo fosse. C'è un bello che tentare di descriverlo è come fare una foto col flash. Carina sì, ma piatta.
17:15:56 - Claudia - categoria: riflessioni  

Thu 27 October 05

De zozzura

Ho preso la decisione di pulire una piccola parte di casa (bagno di sopra e camere) ma mi sono già stufata. Mi chiedo infatti, ho pulito con una certa precisione sabato (be' entro i miei personali limiti che non sono quelli di una signorina spick and span), non sono quasi mai stata in casa e se lo sono stata sono stata perlopiù seduta qui, o sul divano o nel letto, (o in bagno... ok ok ci vado e mi ci lavo pure, capelli e tutto), non ho avuto attività particolarmente insozzanti, ho sempre tolto le scarpe, questa settimana non posso nemmeno accusare nessun altro di avermi colonizzato il pavimento di capelli.... E allora perché cavolo lo straccio (usa e getta) vien su che è uno schifo??? E poi alla sera con la luce artificiale non si vede niente e non mi rendo conto di quanto rimane giù. Ma perché non inventano le case auto-pulenti? O almeno delle case che PER UN CERTO PERIODO non si sporcano, diciamo per un mesetto???
19:17:38 - Claudia - categoria: riflessioni  

Tue 25 October 05

Armi

Credo di avere usato un verbo sbagliato stamattina. "Combattere". In realtà non esistono armi nei rapporti tra persone. Esistono solo sentimenti, ragionamenti e parole; per alcuni sono curativi, per altri rimettono tutto in discussione, per altri ancora esplodono dentro, per altri sono come una lama gelata appoggiata alla gola, ma non di taglio. Un po' come la nitroglicerina.
Non esiste la corsa agli armamenti. Potrei bardarmi di una splendida corazza, ogni maglia della cotta una delle mie qualità; potrei usare i cannoni del sesso, i missili di precisione delle argomentazioni, la bandiera delle carezze... e ancora non servirebbe a nulla, né servirebbe a chi mi sta di fronte fare lo stesso.
15:22:46 - Claudia - categoria: riflessioni  

Love

Amare. Ero in coda stamattina e pensavo al diverso significato che le persone danno a questo verbo, a come ognuno viva e interpreti ogni amore in maniera diversa... Pensavo a Oscar e alla Sabrina quando si sono sposati lo scorso anno, alla gioia loro, al dolore malcelato mio di non vivere un amore così.
Come per dare una colonna sonora appropriata a questi miei pensieri alla radio suonava "What Is Love" di Howard Jones, che non sentivo da anni.
"What is loo-oo-oove anyway
Does anybody love anybody anyway..."
Ora - pochi minuti prima di andare in classe - mi è rivenuto freddo, un freddo da dentro. Il dubbio, l'incertezza, le solite domande, le solite letture. E' come una rassegnazione, non so se ce la posso fare, non ho voglia di combattere, avrei solo voglia di stare tranquilla e costruire un rapporto poco alla volta, ma non ho più voglia di star male, non ho voglia di fare fronte a chi non molla. Né alla cattiveria.
10:00:01 - Claudia - categoria: riflessioni  

Sun 23 October 05

Rosso e giallo

Il rosso e il giallo della vite americana e degli aceri d'autunno sono così belli che mi soffermerei ore a guardarli.
19:29:11 - Claudia - categoria: riflessioni  

Mon 17 October 05

Numeri

Duemilacentoquarantanove?????????? Mettiamo anche che la metà possano essere visite mie per aggiungere nuovi articoli e controllare eventuali commenti... Ma sono - cioè siete - un sacco però! Ieri erano almeno 70 in meno. Mah, forse non funziona sto contatore.
21:27:55 - Claudia - categoria: riflessioni  

Tue 11 October 05

Carpe Diem?

Ieri ho scritto cose fondamentalmente leggere ed egocentriche anche se l'animo era un po' pesante a causa dell'ennesima tragedia che ha colpito una mia alunna.
Dopo una notte agitata però vorrei fare qualche riflessione, anche perché si innesta in discorsi fatti in questi giorni anche prima di sapere di questo fatto.
Quando muore una mamma di 39 anni per una incredibile disgrazia ci si rende conto che siamo davvero qui attaccati ad un filo.
Qualcuno dice "Poveretta" - intendendo la persona morta. E' vero? Chi soffre è chi sta qui, non chi se n'è andato. Chi non c'è più o è andato a star meglio o semplicemente non è più, non gli è più applicabile l'umano concetto di "sofferenza". Qualcuno dice "Aveva ancora così tante cose da fare". E' vero, ma che differenza fa per lei/lui? Quando è morta la sorella di una mia compagna tantissimi anni fa mia mamma ha commentato "Non si era neanche laureata!". Be' , intendeva che i suoi non avevano avuto neanche quella soddisfazione, ma mi pare ben poca cosa per chi perde una figlia e assolutamente insignificante per la persona stessa.
Qualcuno dice "Se soltanto..."; se soltanto non fosse salita sull'elicottero, se soltanto quel cazzo di filo non fosse stato lì, se soltanto le fosse venuto il raffreddore alla mattina.... E' vero, ma del senno di poi....E se fosse stato così nessuno avrebbe detto "Ah, che fortuna, non è morta cadendo con l'elicottero".
Qualcuno dice "carpe diem" e cioè "cogli quest'attimo, godi come puoi quello che stai vivendo ora, del futuro non vi è certezza". E' vero, sì ma anche questo in fondo che differenza fa? Cioè, è vero che certe volte siamo talmente presi a programmare o ad aspettare con ansia o a farci menate per ciò che verrà o vorremmo venisse che non ci rendiamo conto del bello che abbiamo ora, ma non possiamo certo pretendere di vivere come se ogni giorno o momento fosse l'ultimo, per prima cosa perché questo ingenererebbe un'angoscia faustiana per ogni minuto che scorre - lo vedo io quando è l'ultimo giorno di vacanza - e poi perché certi momenti fanno davvero schifo - tipo mentre sto interrogando o correggendo - sputerei in un occhio a chi mi dicesse di godermelo che è l'ultimo che sto vivendo.
Credo che sia umano e vitale da una parte pensare al futuro non solo come possibile ma anche come probabile, dall'altra cercare di fare "fruttare" quello che si ha in modo da avere sia momenti di soddisfazione e felicità sia le risorse per affrontare gli eventi inattesi.
Qualcuno si considera "pronto", qualcuno no, ma alla fin fine che differenza fa davvero? La vera differenza è per chi resta, per chi vive questa prova con maggiore o minore serenità, con maggiore o minore senso di perdita.
Io di per me continuerò ad avere paura di morire, a fare progetti, ad avere momenti di grande pigrizia, a cercare di non perdere troppo il mio tempo e a non sapere bene cosa dire o cosa fare quando succedono cose di questo genere.

18:29:42 - Claudia - categoria: riflessioni  

Mon 10 October 05

Per me

Uno dei miei più grandi desideri nella vita è quello che qualcuno scriva qualcosa per me. Una poesia, un brano musicale, una canzone, uno scritto.... Qualcosa che sia per me e su di me. Qualcosa che sia scritto da qualcuno che ho colpito in modo particolare ...devo dire che preferirei fosse di sesso maschile in effetti. Voglio dire, di persone in grado di farlo ne ho conosciute tante! Si vede che non ho mai ispirato la loro vena creativa abbastanza da indurle a farlo. A Natale avevo anche scritto al pulcioso e tra le altre cose gli chiedevo di scrivermi un tune, però non so nemmeno se abbia mai ricevuto quella lettera, e cmq insomma, non me ne ha parlato quando ci siamo visti. E poi forse non vale mica tanto quando lo si chiede... E' un po' tipo telefonare a qualcuno per ricordargli di farti gli auguri di compleanno.
Credo che questo desiderio sia legato all'invidia che provo quando leggo o ascolto ciò che è dedicato a qualcuno. Invidia è una brutta parola ma non me ne viene un'altra. E' un po' come se la persona per la quale si è scritto fosse resa più nitida, più tonda, più importante dal fatto che qualcun altro abbia provato il desiderio di cercare in profondità un'espressione inusuale per descriverla.
Per finire questo post incollerò l'unica cosa in un certo senso simile che sia mai stata fatta per me (o almeno di cui io sia a conoscenza). In un mio messaggio di Natale ai Sulu in cui li ringraziavo per il bel pensiero di Terzani spedito come auguri, dicevo quanto avrei voluto anch'io essere speciale come quell'uomo, capace di trascendere le sofferenze. Ero invece così normale. Ecco la loro risposta.
Così normale
Così speciale
Così bionda
Così discreta
Così sorridente
Così triste
Così amica
Così musicista
Così normale
Sicuramente molto speciale
13:56:30 - Claudia - categoria: riflessioni  

Wed 05 October 05

Matematica

La matematica mi è sempre piaciuta. Alle elementari mi appostavo con l'orecchio incollato alla porta in camera mia mentre mia sorella dava ripetizioni a una di prima media e ogni tanto sperimentavo cose che a scuola non avevamo ancora fatto. Alle medie adoravo le lezioni della Re che ci insegnava con metodi innovativi e stimolanti e ci faceva ragionare. A 14 anni scrissi una piccola dissertazione in inglese sul tema "La matematica è stata inventata o scoperta?", proposta dal mio prof come uno dei temini per l'esame di fine summer school. In prima superiore odiavo il prof. che ci faceva solo imparare le regole a memoria (e portava calze improponibili ma vabbè). In seconda e terza tutto di nuovo bene con l'Angela. Poi il nulla - abbiamo smesso di farla, con mio grande rammarico.
Non sono poi stata brava come la Chri e ho seguito la via più semplice, quella delle lingue, quella spianata da quanto fatto a scuola. Però ancora la cosa che mi diverte di più fare sulla settimana enigmistica è il calcolo enigmatico; qualche anno fa per un po' di tempo invece di leggere alla sera facevo degli esercizi su un libro delle superiori; ai miei alunni di turismo a volte propongo prove che implichino calcoli (semplici ma che sbagliano regolarmente - poveri noi quando LORO lavoreranno in agenzia o in albergo). E in fondo anche quel poco che so di computer e siti lo devo ad una certa non sopita passione per ciò che è scientifico.
Sarebbe bello che anche la vita fosse un po' più matematica. Che la somma delle virtù e delle caratteristiche di ciascuno portasse a risultati certi. Un po' come andare al supermercato dove so ciò di cui ho bisogno, dove posso soffermarmi a valutare il rapporto qualità prezzo, dove posso decidere se un prodotto mi piace, dove posso calcolare se quello che spenderò è alla mia portata.
Invece c'è tutta 'sta storia di magie e contropozioni che sono bellissime (vedi post dell'8 luglio) e fanno sognare ma che danno un senso di incertezza e timore e ansia. Certe volte vorrei che per magia 1 + 1 facesse 2 .... anzi no, 1.
18:58:30 - Claudia - categoria: riflessioni  

Mese successivo

Mese precedente

Word of the Day

Website content provided by The Free Dictionary

This Day in History

Website content provided by The Free Dictionary

Today's Birthday

Website content provided by The Free Dictionary

Quotation of the Day

Website content provided by The Free Dictionary