Claudia che raccoglie la sabbia

Il weblog di Claudia

Mon 16 May 05

Balli

Il week-end è stato all'insegna del movimento, avendo ballato varie cose tra sabato sera e domenica. All'extrafesta mi sono divertita perché la compagnia era buona (Silvia, Ilaria e Lidia), perché abbiamo mangiucchiato delle cosine deliziose e perché il primo gruppo, gli Aretuksa, una specie di ska siciliano, erano potentissimi e ci hanno fatto muovere all'impazzata per più di un'ora. Il secondo gruppo, afro-brasiliano, era invece un po' noisoso, quello che gli inglesi chiamerebbero un anti-climax.
Ieri mattina ero intenta a recuperare il sonno perduto quando alle 10 è suonato il citofono, era Muriel!!! Muriel è bretone, abita a Arosio con Giustino e lavora a Cavenago sempre con lui...
Ieri Giustino era a Como ad un corso e lei è arrivata a piedi fin qui senza esserci mai stata !!! Incredibile! Abbiamo fatto colazione insieme e una passeggiata (del tram naturalmente) . Poi l'ho riaccompagnata a Como, ho mangiato e sono partita per Mezzago, dove sono andata con Mirella, Marta, Orietta e Barbara... le danzatrici dei 5 angoli della Brianza... Al pomeriggio hanno suonato i Suonatori della Val Fregia seguiti dai Barbapedana che abbiamo abbandonato alle sette per fiondarci nel negozio di pizza da asporto. Alle nove il concerto di La Carrau, gruppo catalano che fa uno ska folk molto coinvolgente. All'inizio eravamo quasi solo noi cinque a ballare, il popolo dei danzatori folk era basito, non sapeva che passi fare... Finalmente dopo un po' si sono sciolti anche loro e la serata si è conclusa nel migliore dei modi.
Insomma, ballare è ballare, la prima cosa è l'esigenza di muoversi su un ritmo, un'esigenza che per me è fortissima. Poi viene anche il grande piacere di fare i passi giusti, che siano essi quelli di una coreografia di aerobica, un twist o una danza popolare. A volte ho l'impressione che alcuni siano un po' "irrigiditi" nelle loro abitudini, in quello che hanno imparato . Se non è "quella danza lì", se non sanno cosa fare, non muovono neanche le spalle su e giù. Certo anch'io mi sentivo fuori posto anni fa quando mi capitava di andare alle danze popolari e non ne sapevo nemmeno una, così come mi sentirei un pesce fuor d'acqua a ballare il latino americano o mi sentivo una cretina alle prime lezioni di step. Ma quello è perché ci sono passi che si imparano, ma non dovrebbe essere l'esigenza primaria. Per alcuni invece sembra esserlo, e magari manco ascoltano il battito del ritmo pur di fare un, due, tre quello che gli è stato insegnato. Finendo per ballare malissimo....
Mmmm stanotte con tutta l'adrenalina in corpo ho dormito malissimo e sognato di nuovo... Quand'è che finirà? Forse è perché, seppur brevemente, ne abbiamo parlato sabato sera, forse perché non mi è ancora passata nel profondo, benché in superficie io stia bene.
12:09:43 - Claudia - categoria: diario  

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