Claudia che raccoglie la sabbia

Il weblog di Claudia

Fri 28 July 06

Se soltanto...

Eccomi di nuovo in linea, da ieri, a scrivere qualcuna delle cose che ho pensato in questi giorni. Fuori intanto si è scatenato il finimondo, di quelli che ti fanno congratulare con te stessa per aver lasciato fuori la macchina....
Martedì sono stata dall'osteopata per la terza volta. E, mentre mi faceva un trattamento diverso dalle altre volte ("più energetico" - secondo lui - un po' più "orientale" secondo me), è uscito a chiedermi se ero incazzata. Io gli ho detto di no, solo un po' preoccupata per l'operazione della cataratta di mia mamma, che era quel giorno lì (peraltro andata bene). Ad una più approfondita analisi, mentre mi tastava e massaggiava in zona addominale facendomi un male cane, ha detto che sentiva che i miei blocchi erano dovuti a tristezza e paura. Porca vacca. Non è mica una cosa sciocca da dire. Sono due sentimenti che mi accompagnano da sempre, ma non perché sia una persona dall'aspetto triste (almeno credo), ma perché fondamentalmente non sono ... be' ... solare? (argh) ... cioè ho un fondo di insoddisfazione, misto all'ansia che qualunque decisione prenda per risolvere questo stato possa peggiorare le cose o non avere i risultati sperati. Ecco sì, proprio un bel po' di tristezza e paura. Anche se non sono stata certo lì a raccontargli che era sptt per il fatto di non avere figli e per il fatto che il tempo passa troppi in fretta e per il fatto che non ho una famiglia normale e per il fatto che mi sento così paralizzata da far fatica certe volte perfino a stendere il bucato, rifare il letto o fare le pulizie.
17:54:55 - Claudia - categoria: diario  

Mon 24 July 06

Warning

Oggi pomeriggio finisco di salvare su ciddì tutte le robe più recenti (tipo le mail, gli account, eseguibili scaricati) in modo da portare col cuore abbastanza leggero il piccì a scuola da Francesco domani per la rasatura a zero... Speriamo in bene perché ho sempre l'ansia di far più casino così che altro (del tipo: riuscirò a ricollegarmi con alice? riuscirò a ricaricarmi la posta? riscirò a ricaricare tutti i programmi che mi interessano?...). Del resto così non si può continuare. Chiedo cmq ai miei gentili lettori di attendere e pazientare se per un paio di giorni forse sarò muta sia via mail che via blog. A presto. Speriamo....
12:42:07 - Claudia - categoria: diario  

Tue 18 July 06

I love (my ho)u(se)

Dopo un bellissimo week-end da V (che spiega in parte il silenzio di questi giorni), ieri mi sono decisa, dopo tanto tergiversare, a ribaltare la cabina armadio e pulire ben bene. E mi sono ritrovata alla fine grandemente soddisfatta. Tutto più in ordine, meglio visibile o almeno raggiungibile, con spazio acquistato tale da riuscire perfino a levarsi dai piedi l'aspirapolvere che "gironzolava" nella stanza grande.
Sarò scema eh, però son cose che mi danno una graaaande gioia, come temo sia già trapelato da altri post. Clic, luce accesa, e lì a guardare, in ammirazione, per 5 miunti. Clic, luce spenta. Clic, luce accesa e lì a guardare per qualche minuto ancora.
Forse non bisognerebbe affezionarsi così alle cose materiali, di cui la casa è l'esempio principe. E' una catena che impedisce di prendere alcune decisioni che chi ha meno, o vi è meno attaccato, prende più facilmente. Però l'è inscì. Io amo a mia casa e la amo tanto di più quanto riesco a renderla sempre più bella e funzionale.
Alla prossima miglioria!
18:35:43 - Claudia - categoria: diario  

Thu 13 July 06

Vacanzone

"Come va?" "Molto bene grazie!" "Eh, si vede!"
Lunedì sera alla fine sono andata (da sola) ed è stato un bel concerto. Mi ha fatto scoprire la "poesia" che c'è anche negli strani vocalizzi di Mike Heron, nei cambi repentini di registro, negli accordi talvolta discordanti ... cose che mi erano rimaste perlopiù estranee, anzi direi urticanti nei dischi. Vecchietti loro eh, e peccato per la non presenza del (figo) Robin Williamson (da non confondersi né col famoso attore né con l'ex Take That), ma cmq è stata proprio una serata da ricordare, una di quelle che mi rimette in circolo alcuni pensieri e alcuni sogni.
Martedì a scuola per lavorare un po' con la Paoletta, tanto per impostare qualcosa dell'orario, poi alla sera cena (qui) con la Silvia. Intanto mi era venuta una voglia fortissima di andare a Madrid, sconfiggendo quella mia indecisione cronica nonché la tendenza a tornare nei posti che conosco. E così ieri mattina mi sono impegnata e ho prenotato dal 5 al 10 agosto, per due naturalmente, tutto con EasyJet, a prezzi davvero competitivi (sptt l'albergo).
Finito il parto sono andata in piscina, dove sono riuscita a scottarmi un po' la schiena e mi sono anche un po' annoiata, però sono riuscita a nuotare un po' e sptt leggere e rilassarmi. Ho incontrato come sempre un sacco di gente nel tragitto sia di andata che di ritorno, con tutti che mi facevano dei gran complimenti! Embè, si capisce che sto bene.
10:50:59 - Claudia - categoria: diario  

Mon 10 July 06

Raccogliere

Mi pare che qualcuno lo scorso anno abbia usato questo verbo con relativo complemento "emozioni" per spiegare perché aveva bisogno di un po' di tempo da solo. Ed è un po' la necessità che provo anch'io, quella di "raccogliere le emozioni", non tanto in relazione ad una situazione sentimentale, quanto a questi ultimi 10 giorni coi nipoti, conclusisi ieri.
Inizialmente c'è stata grande frustrazione. E' molto strano rivedere dopo un anno persone a cui vuoi bene per default ma che in realtà avrai visto sì e no due, forse tre mesi (frammentati) della loro (e della tua) vita.
E' ancora più difficile accettare che non amino quasi niente di quello che ami fare tu, che il loro modo di divertirsi sia così diverso dal tuo alla loro età, che non riescano a comunicare nemmeno col sorriso (bensì con un grugno) con le persone che non conoscono e che magari sono contente di vederli o conoscerli ... In effetti questo credo di non essere riuscita a farlo, forse non mi verrà davvero mai.
Così quando brontolavano per la lunghezza del viaggio in battello, o peggio ancora quando mi hanno fatto venire via dalla piscina dopo un'ora, o tutte le volte che non hanno salutato le persone andandosene o incontrandole, o quando guardavano schifati certi cibi, be' tutte quelle volte lì e di più mi hanno fatto innervosire tantissimo. E anche piangere: dopo la storia della piscina ho davvero avuto uno sclero tale da far preoccupare la Julia...
Poi però ci sono stati anche momenti molto belli, come la giornata a La Torbiera ad Agrate Conturbia, un parco faunistico. O quando mi hanno detto che l'omelette era molto buona. E la pastina (la pastina, ca**o, amano la pastina ma non mangiano le ciliegie o gli gnocchi...) . O quando Richard si è scusato per la piscina. O quando la Julia giocava con l'Alessandra (figlia di mio cugino, 8 anni) e parlavano un po' in inglese e un po' in italiano...
Così insomma è un po' inevitabile che ieri, quando se ne sono andati, abbia pianto ancora tanto.
In realtà poi non è mica tutto qui. C'è il fatto di avere un così grande desiderio di famiglia e al contempo una famiglia così bizzarra dal punto di vista degli affetti.
E' un po' strano in effetti che sia motivo di gioia, a 40 anni suonati, il fatto che mia mamma non solo non abbia fatto storie sul venire a casa mia sabato sera per una cena informale con lei, mia sorella, la Ferdi (appena arrivata), sua mamma (amica della mia), Antonello, l'Ema e V, ma si sia pure divertita! E che mi abbia fatto i complimenti per come sono stata brava e che sptt mi abbia detto quanto è simpatico V, fatto domande su di lui, fatto altri commenti tutti positivi... Una specie di primato dell'8 luglio 2006, a un anno esatto dal mio primo post sul mio primo incontro di persona.
Sono tutte cose "normali"; le famiglie si ritrovano, mangiano insieme, conoscono i rispettivi partner senza problemi... E sptt parlano, raccontano, confidano. Ma per me è un evento straordinario. E così ne sono felice ma anche conscia che forse è ridicolo esserlo.
Tornando ai nipoti... Be' devo dire che ho trovato la Julia cambiata. Meno rognosa, ancora timida ma un po' più sorridente, ancora solitaria nel suo scrivere ma più "grande" nel parlare, meno pronta ad inzingare gli altri due l'uno contro l'altra, molto più adulta, ora che, a 17 anni, andrà al college da sola nell'Oregon. Mi terrorizza un po' sto fatto... Speriamo che tenga la testa sulle spalle.
Quanto agli altri due, posso dire che mi incuriosice sapere come cresceranno, così americani come sono, eppure così figli dei loro genitori europei...Mah.
Ora ho un po' di stanchezza addosso. E necessità di recuperare i miei spazi pur nella solita pigrizia che mi caratterizza.
E nella mia testa gironzola la solita domanda "Chissà se sarei stata una buona mamma".
12:27:39 - Claudia - categoria: diario  

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