Claudia che raccoglie la sabbia

Il weblog di Claudia

Tue 31 October 06

Spunti

Mi sono alzata presto pur essendo un giorno di vacanza (facciamo il ponte con Ognissanti, che è domani, anche se avrei preferito andare a scuola oggi e fare ponte il 9 dicembre che è sabato...). Mi devo mettere di buona lena e predisporre il mio PC con server, PHP, Mysql ... per poi incominciare a giocare sull'ipotizzato nuovo sito del Seti, se mai ce la farò.
Ero molto contenta ieri sera perché ho visto un intero film in spagnolo, Tesis di Amenabar (stesso regista di The Others) e ho davvero capito tutto, pochissime parole mi sono sfuggite. Forse era un po' addomesticata come lingua? Per essere studenti universitari l'uso di lingua uhm... gergale ... era piuttosto limitato, fatta eccezione per gli onnipresenti co*o e jilipo**as, di cui so il significato. Però era ambientato a Madrid e recitato da attori spagnoli. Che orgoglio!
Contenta anche per aver letto un bellissimo articolo sull'apostrofo, tratto dalla Wikipedia inglese. Povero apostrofino, un segnetto così maltrattato specie dagli studenti (e, a quanto pare, in inglese dai fruttivendoli, tanto che c'è un'espressione "greengrocers' apostrophe" per indicare l'uso errato della -s del plurale: apple's, orange's...) . In inglese sono riusciti a mettere insieme un articolo davvero interessante. Quello italiano, a confronto, è scarosino.
E poi ecco una notizia via mail dalla Francia. Anche Valérie-Anne è incinta. Sono molto contenta per lei e, come sempre, un po' triste per me. Ma lei è giovane. Così come Loic (o meglio la sua morosa), così come la morosa dello Stefano di Arezzo...
Va bene, dai , mettiamoci al lavoro ora.
08:52:30 - Claudia - categoria: diario  

Thu 26 October 06

Traffic

Oggi, come mi ero già ripromessa da qualche tempo visto che il giovedì entro la seconda ora, ho deciso di scendere a piedi. Infatti, tirando un po' più tardi del solito e partendo di casa verso le 8, il traffico diventa impossibile così che mi è capitato di metterci 20 minuti ad arrivare da mia mamma contro i 5 normali e i 10 delle 7.30 del mattino.
Sono arrivata a SCUOLA in 20 minuti e ho abbondantemente superato l'autobus che era partito con me. Ma soprattutto bisognava vedere le facce degli automobilisti. Tutte scure, inca**ose... Come la mia le scorse settimane. Invece le due tipe che hanno attraversato con me ad un semaforo erano entrambe sorridenti!
Vero, non bisogna pensare a ciò che si respira, ma questo vale anche in macchina, anzi, dicono che col finestrino chiuso dentro l'abitacolo sia molto peggio. L'unica cosa che mi frena dall'andar sempre a piedi è il peso della borsa, che mi ha piegato la schiena nel tornare.
Alla radio alle 7 meno un quarto dicevano che già c'erano code in entrata a Milano e Roma. Alle 6.45!!!!
Mi chiedo se finirà. Mi chiedo se si arriverà alla saturazione, se si sveglierà la gente. Mi chiedo se si arriverà mai ad avere dei mezzi pubblici decenti ad orari sensati, un po' più flessibili e soprattutto utilizzati. Temo però che invece si sprecheranno tempo e soldi a cercare come rendere più confortevole i solitari e sempre più lunghi viaggi in macchina: pilota automatico, televisione, frigo bar, macchinetta del caffè, reggigiornale, collegamento Internet.... Bergamo Milano in 10 ore. Come una volta a piedi. Ma vuoi mettere la soddisfazione?
22:21:58 - Claudia - categoria: diario  

Mon 23 October 06

O risuscitò?

Troppo presto per dirlo... Be' ecco, non è più bloccato nel mezzo (sempre si parla del piatto di cui al post precedente). Diciamo anche che il meccanismo di movimento l'ho capito, che ho dato una pulitina agli ingranaggi, che ora il braccio va avanti e indietro quando sollevato (prima si bloccava). Però si incanta mentre fa suonare un disco. E non sempre in un punto preciso. Siccome evidentemente gli impulsi arrivano giusti e quello che fa muovere il braccio è puramente meccanico, penso possa essere un problema di cinghie. Già bello. E ora?
13:48:41 - Claudia - categoria: diario  

Defunse

Questa volta, per fortuna, si parla di un oggetto, e, per la precisione, il mio giradischi. Mio per eredità, in quanto in realtà è il piatto che 25 anni fa circa comprò mio padre quando, pur essendo stato fino ad allora piuttosto morigerato e fifone, cominciò a mostrare i primi sintomi della malattia tra cui l'euforia e si comprava un sacco di oggetti tecnologicamente avanzati.
Cmq il piatto in questione è un Technics tangenziale. Il braccio è contenuto nel coperchio e si sposta(va) dall'esterno verso l'interno. Tecnologicamente avanzato sì, pratico mica tanto, perché, se evitava pesanti cadute o strisciate della puntina sul povero vinile, è sempre stato piuttosto difficile trovare il punto esatto, tipo l'inizio di una canzone, visto che il suddetto coperchio è di un bel color fumé.
Qualche anno fa, tipo 4, smise di funzionare; cioè il braccio si incastrava e non procedeva più. Io, nota pigra inveterata, lo tenni così per qualche mese, poi decisi di aprirlo... Non ci capii niente ma quando lo richiusi funzionava! In effetti poi capii che bastava dare una piccola "scurlita" al braccio perché si disincastrasse quando ancora si bloccava.
Ma l'altro giorno faceva strani rumori di "fatica nel trascinamento" poi si incantava... Alla fine è morto. Il braccio è restato dov'era (in mezzo) e non c'è verso.
Cavolo, ho trecento vinili che non sento quasi mai, ma che certe volte mi vien una voglia matta di sentire sì! Devo trovare una soluzione! Se qualcuno conosce luoghi dove si possono comprare giradischi usati, o anche nuovi a prezzi non da amatore, oppure mi vuole vendere il suo...
E pensare che fino a poco tempo fa ero in giro a cercare il lettore MP3 più conveniente (e ancora non mi sono decisa).
Be', certo che lo riprovo ad aprire, pensavate forse di no?
11:17:46 - Claudia - categoria: diario  

Sat 21 October 06

Movimenti scolastici

Un sabato mattina passato stranamente tranquillamente, perfino in terza. Ieri ho finito di correggere proprio le loro verifiche e ho avuto degli 8 da persone da cui non me lo sarei aspettata e che spesso mi fanno ammattire, tra cui quello a cui avrei staccato volentieri la testa l'altro giorno dopo che aveva finito di grattarsi le balle, fare palloni con la cicca, guardare l'ora sul telefonino, dire parolacce... In un certo senso sono stata contenta; vuol dire che, dimostrato che scemi non sono, ho una scusa per non far loro sconti sul programma né sulle verifiche. Per costringerli a studiare di più ho programmato un test di verbi irregolari e vocaboli tra una decina di giorni; e non hanno nemmeno brontolato. E questo il bastone. La carota: ho detto loro che, visto che li dovrò sentire oralmente, chiederò a ciascuno di scegliere un argomento preferito sul quale cercheremo del materiale da cui partiranno a parlare. Il suddetto, appassionato ed esperto di pesca, ha detto che è un'idea intelligentissima, che lui sì che studierà l'inglese se gli permetterà di poter dire qualcosa sulla pesca.
Mi trovo ad affrontare situazioni proprio nuove. In effetti al Pessina classi così indisciplinate avevano elementi irrecuperabili da tutti i punti di vista. Qui no, bisogna però trovare il modo di recuperarli.
Bello poi anche in prima di disegno e in seconda di chimica. Il fatto di riuscire ad usare l'inglese per tutto ciò che è conduzione di una lezione normale, di avere persone che chiedono in continuazione come si dice questo o quello, oppure che sanno un sacco di vocaboli perché li hanno imparati da canzoni o videogiochi... be' mi mette allegria, anche quando non riescono a star fermi nei banchi per più di un tot.
La seconda di disegno è un po' più ostica, meno trascinante, meno dotata globalmente, forse. Vabbè, vedremo, vorrà dire che mi darò più da fare.
Uscendo da scuola ho fatto un salto nel passato vedendo due ragazzine di prima (due che hanno... la loro età, né troppo sgamate né infantili, con un tocco di timidezza ma anche una certa disinvoltura, e anche piuttosto brave - per certi versi mi ricordano un po' me a 14 anni) che socializzavano con uno di quinta, carino, anche simpatico, non certo un brillante in classe, uno che arriva sempre un po' a scoppio ritardato nelle cose... Eh, mi veniva in mente come eravamo noi con quelli più grandi (non che al linguistico ci fosse tanto da pescare quanto a ragazzi, ma ci si arrangiava un po' tra oratorio e altro) . Per un momento ho sentito esattamente quello pensavano o provavano, mi sono immaginata le chiacchiere magari dopo, sul bus. Ho sorriso.
15:15:58 - Claudia - categoria: diario  

Wed 18 October 06

Birra

Stamane, dopo un'urlata di quelle da scoppio delle vene nel collo in terza... mi sono rilassata andando in "gita" al birrificio con la quinta . E' stato proprio bello. No, non per l'assaggio successivo alla visita, del resto a stomaco vuoto non ho certo abusato. Più che altro mi è piaciuto avere avuto l'opportunità di imparare così tanto in poco tempo. La settimana scorsa ho letto quello che c'era sul libro di chimica in inglese (da cui l'episodio di ammogiamento, perfettamente risolto); poi mi sono documentata personalmente; poi ho tirato un po' scemo V sabato ripetendogli il tutto (è l'unico modo per fissare le nozioni quello di ripeterle). Insomma, sono andata con dei buoni prerequisiti e devo dire che ho capito quasi tutto, anche un bel po' dei processi chimici ... Yeah!
19:09:35 - Claudia - categoria: diario  

Thu 12 October 06

Opere di sapone

Come in tutte le migliori soap-operas, vanno bene i cliffhanger (se non sapete cosa sono chiedetelo a V, è lui che me lo ha spiegato) ma la suspense non deve durare troppo. Vediamo com'è andata a finire.
Stamane sono andata a scuola ancora un po' mogia, mi sono rincuorata tra prima e seconda di chimica, poi sono andata in quinta per la verifica. Senza troppi patemi l'ora è passata, non ho avuto né scene isteriche né grandi scuse. Ho agganciato il protagonista di ieri, che è tutt'altro che una cattiva persona, alla fine dell'ora e, per il momento, l'episodio è archiviato. Continuo però a trovare difficile accettare che ci siano persone che non solo odiano la scuola e quello che comporta ma anche se ne fregano del fatto che fare quello che passa loro per la testa in qualsiasi momento lede la libertà sia di altri studenti più interessati sia di chi ha passione per il proprio lavoro e vorrebbe farlo con serenità e qualche soddisfazione.
Continuo anche a sperare che qualcuno mi insegni un modo per tenere a bada i suddetti mantenendo una certa sanità mentale...
15:27:09 - Claudia - categoria: diario  

Wed 11 October 06

E poi giù.

Una brutta giornata oggi, a scuola. Mi sono trovata a piangere in sala professori all'intervallo, sentendomi un po' cretina. Sono sclerata in quinta perché metà delle persone non avevano il libro di chimica che più volte avevo detto loro di portare (anche in virtù del fatto che avevo rimandato a domani il rimando della verifica non fatta venerdì per sciopero bus, visto che oggi avevano già quella di mate). Uno di quelli che mi fa impazzire - 20 anni di cui 7 spesi al setificio - offeso dal fatto che non lo avessi "fatto leggere con me sul mio libro" è uscito sbattendo la porta. Io sono rimasta talmente inebetita che ho fatto lezione, non l'ho nemmeno segnalato sul registro e poi sono sciopata dopo. Io non so se ce la faccio con 'ste classi (intendo la terza e la quinta).
Sono andata a Milano lo stesso, come avevo programmato, e ho preso un po' di cosine per la casa tra d-mail, rinascente e co-import. Però tra la mattina, il viaggio in treno e il fatto che in effetti non sono proprio tranquillissima nemmeno per il mio bilancio finanziario (la qual cosa mi ha impedito di sfogarmi ben bene con un po' di shopping terapeutico) adesso mi sento uno straccio e non ho nemmeno tanta fame.
E meno male che mi sentivo contenta. Forse dovrei abbracciare il buddhismo. Sto leggendo il libro di Gaarder sulle religioni del mondo, e devo dire che mi sta piacendo molto e sto anche imparando molto. Dovrò mettere Gaarder nell'olimpo dei miei scrittori preferiti. Forse avrei dovuto fare il meccanico o l'elettrotecnico colto. Che bello, mettere a posto le robe che non vanno e poi leggere leggere leggere.
19:46:14 - Claudia - categoria: diario  

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