Claudia che raccoglie la sabbia

Il weblog di Claudia

Thu 04 May 06

Insofferenza

Che poi quando sto così, divento insofferente in una maniera assurda.
Adesso sento in lontananza la voce di un collega che mi disgusta e uscirei a prenderlo a calci. C'è tanta di quella gente qui che è indignitosa eppure non si pone nemmeno il problema. Mi fanno vomitare. Continuerei a dire parolacce. Meno male che non devo guidare tanto, anche se già mi immagino quando tornerò a casa...
14:56:04 - Claudia - categoria: riflessioni  

Ma cosa vuol dire?

L'ennesimo sogno bizzarro. O forse un cluster di sogni. Be', dapprima mi ero persa a Pontelambro (cioè io sapevo di essere lì) e mi ritrovavo prima in piena campagna, su strade sterrate e fangose, impercorribili, poi in un centro commerciale di città dal quale non riuscivo più ad uscire per tornare alla macchina, abbandonata da qualche parte. Dopodiché (ma era lo stesso sogno? Non ricordo) veniva mandata una cassetta dei De Sfroos (quelli "veri") - o almeno io sapevo che era tale, le canzoni in realtà me le sono inventate - e mi veniva il magone, che si trasformava in lacrime irrefrenabili durante un assolo di mandolino del Lorenzo. Qualcuno mi chiedeva se fosse perché avevo nostalgia e io dicevo di sì, ma sentivo che era soprattutto per la velocità con cui ero passata dai 30 (età in cui non mi perdevo un concerto loro) ai 40.
E come spesso succede mi è rimasto un nodo alla gola anche al risveglio.
Se ci rifletto, non è che tutto fosse idillico 10 anni fa. Ero idiotamente innamorata del bassista dei D.S. - che non è che si sia mai comportato molto bene nei miei confronti (infatti non posso dire di avere avuta tanta fortuna con gli Alessandri...). Avevo una mezza storia assurda con una persona altrettanto assurda. Ero contenta di abitare da sola e di avere ritrovato continuità con alcuni amici (ignorati dalla Stefano) e di averne conosciuti altri nello stesso giro (tipo la Carla e Totonno), ma già la terra mi scappava da sotto i piedi per quanto riguarda le faccende sentimentali. Mi sentivo già vecchia per i figli... Uscivo un casino anche tardi la sera e facevo spesso le ore piccole, ma non ero contenta in profondità.
Adesso ho forse più cose che mi rendono piacevole l'esistenza. Ma mi manca ancora quella... tranquillità (?) - quel non dovermi più preoccupare troppo di trovare la persona giusta; quel potermi inquietare soprattutto per cose diverse, come dire che "quello" è a posto.
Per quanto meravigliose siano giornate come il 1? maggio, quando vedo le famiglie che crescono, e i sorrisi sui loro occhi, e io che rimango lì, a volte con una persona accanto con cui mi sembra di star costruendo ma che non si sa mai bene se o quanto ci resterà... be' forse (in)consciamente un po' di malinconia mi viene.
Meglio tornare alla correzione delle verifiche di quinta e all'attesa di un altro consiglio di classe...
14:49:38 - Claudia - categoria: riflessioni  

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