A few days ago, I rewatched “Looking for Eric” by Ken Loach on RaiPlay. I vaguely remembered watching it with a football fan, and not just any football fan… so I wasn’t sure what it would be like to see it again. I was pleasantly surprised. Once again, I found myself identifying with a character so different from me—I rooted for him, laughed, and was moved. We’re all a bit clumsy when facing life, but the film reminds us not to lose hope, not to lose trust in those who are close, and not to lose belief in our ability to rise again. Maybe with a little help from our heroes…
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Pochi giorni fa, ho riguardato Looking for Eric (Il mio amico Eric) di Ken Loach su RaiPlay. Ricordavo vagamente di averlo visto con un appassionato di calcio, e non uno qualsiasi… così non sapevo bene come sarebbe stato rivederlo. Sono rimasta piacevolmente sorpresa. Ancora una volta mi sono identificata con un personaggio così diverso da me: ho fatto il tifo per lui, ho riso, mi sono commossa. Siamo tutti un po’ inetti di fronte alla vita, ma il film ci ricorda di non perdere la speranza, di non perdere la fiducia in chi ci è vicino, e di non perdere la convinzione nella nostra capacità di rialzarci. Magari con un piccolo aiuto dai nostri eroi…
